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Ricadi Rinasce: Sei pronto al cambiamento? 
Sono una ricadese acquisita e mi sono ritrovata a fare l’albergatrice in un posto meraviglioso, in una delle spiagge più belle al mondo, “Grotticelle”. Dono della natura e sicuramente non nostro, anzi… Siamo noi a deturparla, a non curarla, ad essere indifferenti a tanta bellezza. E per migliorarla non occorrono grandi stravolgimenti, né grandi spese, ma solo un po’ di buonsenso e buona volontà.
Ogni giorno mi trovo a rispondere a richieste di informazioni riguardanti la spiaggia; molti mi chiedono se è facilmente accessibile a piedi e se adatta a bimbi. Rispondo: “ è una strada comunale asfaltata, percorribile a piedi”. Ma quando qualcuno, in estate, si trova a percorrerla, magari, con un passeggino non sa come districarsi tra le macchine. Macchine parcheggiate, quando va bene, lungo un lato della strada, macchine che salgono e scendono, traffico a volte bloccato.
Mi chiedono:”come mai l’accesso al mare è così caotico? Potreste accompagnarci in auto perché a piedi è pericoloso?”
Penso allora come vorrei che fosse ed immagino una strada ben curata, con un marciapiedi laterale. Magari qualche panchina lungo il percorso, qualche cestino per i rifiuti, qualche fiore a dare un po’ di allegria. Giù in piazzetta niente auto, un’aiuola centrale con tante piante e fiori, panchine sotto gazebi dove sostare, giochi per bimbi…. Per fare ciò basterebbe creare un parcheggio a monte, fare un servizio navetta continuo che faccia da spola collegando parcheggio e strutture alberghiere con la spiaggia. Si eviterebbe così un flusso continuo di macchine e di pulmini di noi albergatori.
Ed ora, nota dolente: la spiaggia !
Lotta continua tra liberisti e privatisti. In molti puntano il dito contro la categoria albergatori accusandoci di occupare la spiaggia e di lasciare poco spazio a gente della zona e paesi limitrofi.
Ma dobbiamo capire una cosa: se vogliamo servizi, pulizia e ordine dobbiamo pagare!
Si potrebbe pensare di fare 2, 3 uniche grandi concessioni a cui accedano pubblico e privato, senza distinzione tra turisti e gente del luogo. Affidare tali aree a consorzi di giovani creando così nuovi, veri posti di lavoro; una zona dedicata a canoe, pedalò, moto ad acqua, barche con un corridoio in mare
Penso sia interesse di tutti contribuire a migliorare la zona. Dobbiamo renderci conto che il nostro è un territorio che vive di turismo. E’ proprio da questo che dobbiamo ricominciare. Bisogna far “star bene” la gente che viene da noi in modo che continui a venire e che si faccia promotrice delle bellezze di Capo Vaticano e della Calabria. Solo così potremo risorgere dal degrado in cui al momento ci troviamo. Cominciamo a pensare con una testa nuova, a far rivivere la zona in modo che ridiventi fonte di guadagno per tutta la popolazione così che le nuove generazioni non siano spinte ad abbandonare i luoghi ed il mare che tanto amiamo.
Mimma Gennaro
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